Ottavia Ghignone

Negli anni ’80 Ottavia Ghignone si recò per un viaggio in Brasile alla scoperta di una terra nuova e affascinante; in quei luoghi meravigliosi scoprì una specie botanica di Aloe molto bella e pregiata, comunemente chiamata dai brasiliani “la bavosa”.

Ottavia Ghignone fu subito incuriosita da questo tipo di pianta, e dopo averla studiata scoprì proprio su se stessa le caratteristiche benefiche.

Ebbe infatti la necessità di utilizzare l’Aloe per un problema di varici, che non riusciva a far cicatrizzare, e per problemi di microcircolazione periferica.

Ottavia Ghignone
Ottavia Ghignone

Grazie a questa pianta ottenne risultati incredibili, tanto che decise di importala in Italia, e il successo fu tale che negli anni ’90 fondò l’azienda Ottavia Ghignone.

Ottavia Ghignone fece conoscere la propria azienda, grazie anche alla Coldiretti di cui faceva parte, e ben presto divenne una celebrità in tutto il Piemonte, tanto che fu soprannominata “la Regina dell’Aloe”, e veniva aspettata con trepidazione nei mercati rionali dove vendeva le foglie e i primi derivati di Aloe Arborescens.

Gianfranco Lanza

Intanto il figlio Gianfranco Lanza terminava gli studi in naturopatia, e venne inserito nell’azienda fondata dalla madre. Ottavia e Gianfranco, oggi noto naruropata nel mondo della fitoterapia, collaborarono strettamente e svilupparono insieme il progetto dell’Aloe Ghignone Superiore.

Il nome Aloe Ghignone Superiore venne scelto per la qualità finale del prodotto, in quanto le piante erano importate direttamente dal Brasile, subivano un processo unico e particolare di lavorazione, e il succo veniva prodotto seguendo la ricetta del frate francescano Padre Romano Zago.

Le esigenze e la maturità aziendale portarono negli anni 2000 a un perfezionamento della qualità del prodotto. Venne così registrato il marchio, e depositato il brevetto di Aloe Ghignone. Rendendo il prodotto “Superiore”, si crearono più referenze: Aloe spremute a freddo, decorticate a mano, senza aloina e senza alcool. Questo permetteva, e permette anche oggi, l’assunzione dell’Aloe Arborescens Superiore a tutti, compreso ai palati raffinati che esigevano un prodotto più pregiato, nonostante fosse più costoso rispetto ai prodotti simili presenti sul mercato globale.

Ancora oggi, per garantire un prodotto unico ed eccellente nel genere, Ottavia Ghignone seleziona personalmente le foglie più belle e pregiate (alcune di addirittura 15 anni), per affidarle ai laboratori, dotati di certificazioni ministeriali, che realizzano l’Aloe Arborescens Superiore.

Le piante di Aloe, anche se oggi non arrivano più dal Brasile, sono tutte adulte e selezionate per garantire un’alta qualità del prodotto finale.

Ottavia Ghignone